Le Marche per me sono sinonimo di famiglia. Sono le mie radici.
Sono le estati a Porto San Giorgio con i miei nonni.
Sono la tapparella abbassata e la tenda leggera sospinta dalla brezza marina.
Sono le lenzuola fresche.
Sono gli chalet e non gli stabilimenti.
Sono le cose semplici e genuine come la regione che profuma il mio sangue e lo rende più caldo.
Dopo un anno di formalismi, make up e tacchi alti, scompaiono le maschere e gli orpelli e resta un vestito leggero sulla pelle leggermente abbronzata.
Basta davvero un filo di crema e i sandali bassi.
Chiudo gli occhi, respiro l'aria di mare e sento il mio cuore avere un ritmo lento. Mi godo tutto a pieni polmoni. Soprattutto mi godo il tempo, tanto raro quanto prezioso che ora sembra durare di più semza il ticchettio degli impegni quotidiani.
Le giornate vengono scandite solo dai pasti principali e corrono sonnolente tra un tuffo in mare e una lettura leggera.
E poi arriva la sera e quella fame post spiaggia.
Stasera ci attende la marina di San Benedetto del Tronto e il suo Ristoro al porto, ormai giunto alla sua quarta edizione.
Per tutto agosto posso prendermi una pausa anche da ristoranti blasonati, chef stellati e gare culinarie.
Nel mio mondo, l'estate è un cartoccetto pieno di sardine e acciughe, sono i sorrisi genuini delle persone intorno a me, è il blu del mare che si fonde con il cielo, è una tovaglia di carta svolazzante, è attendere il tramonto su una sdraio quando la spiaggia è ormai vuota e il profumo della frittura che mi ricorda che è ora di cenare.
Mi distacco dai pensieri, mi guardo intorno e vedo famiglie con bambini, volti sorridenti e manine unte. Tutti avvolti nella magia di una tavola apparecchiata e nel profumo del pescato del giorno.
Amo questa piccola tradizione sanbenedettese e i valori che porta con sè: in primis l'idea della convivialità di un pasto gustoso ma assolutamente cheap. Il menù infatti costa 13 euro e propone due antipasti, due primi, due secondi, un contorno, frutta, acqua e vino. Leggendo le proposte gastronomiche mi è chiaro il secondo caposaldo dell'evento: la possibilità di creare pietanze golose con il pesce azzurro pescato nell'Adriatico (quindi decisamente economico), garantendo un'apporto prezioso di omega3 e calcio, non intaccando il bilancio familiare in un periodo molto delicato per l'economia di tutti.
Spero che, se le vostre vacanze non sono ancora iniziate, questo possa essere uno spunto per riscoprire la genuinità che l'estate porta con sè.
Ovviamente intorno a una tavola imbandita.
Dopo un anno di formalismi, make up e tacchi alti, scompaiono le maschere e gli orpelli e resta un vestito leggero sulla pelle leggermente abbronzata.
Basta davvero un filo di crema e i sandali bassi.
Chiudo gli occhi, respiro l'aria di mare e sento il mio cuore avere un ritmo lento. Mi godo tutto a pieni polmoni. Soprattutto mi godo il tempo, tanto raro quanto prezioso che ora sembra durare di più semza il ticchettio degli impegni quotidiani.
Le giornate vengono scandite solo dai pasti principali e corrono sonnolente tra un tuffo in mare e una lettura leggera.
E poi arriva la sera e quella fame post spiaggia.
Stasera ci attende la marina di San Benedetto del Tronto e il suo Ristoro al porto, ormai giunto alla sua quarta edizione.
Per tutto agosto posso prendermi una pausa anche da ristoranti blasonati, chef stellati e gare culinarie.
Nel mio mondo, l'estate è un cartoccetto pieno di sardine e acciughe, sono i sorrisi genuini delle persone intorno a me, è il blu del mare che si fonde con il cielo, è una tovaglia di carta svolazzante, è attendere il tramonto su una sdraio quando la spiaggia è ormai vuota e il profumo della frittura che mi ricorda che è ora di cenare.
Mi distacco dai pensieri, mi guardo intorno e vedo famiglie con bambini, volti sorridenti e manine unte. Tutti avvolti nella magia di una tavola apparecchiata e nel profumo del pescato del giorno.
Amo questa piccola tradizione sanbenedettese e i valori che porta con sè: in primis l'idea della convivialità di un pasto gustoso ma assolutamente cheap. Il menù infatti costa 13 euro e propone due antipasti, due primi, due secondi, un contorno, frutta, acqua e vino. Leggendo le proposte gastronomiche mi è chiaro il secondo caposaldo dell'evento: la possibilità di creare pietanze golose con il pesce azzurro pescato nell'Adriatico (quindi decisamente economico), garantendo un'apporto prezioso di omega3 e calcio, non intaccando il bilancio familiare in un periodo molto delicato per l'economia di tutti.
Spero che, se le vostre vacanze non sono ancora iniziate, questo possa essere uno spunto per riscoprire la genuinità che l'estate porta con sè.
Ovviamente intorno a una tavola imbandita.
io piango.
RispondiEliminaNo, tu non piangi.Tu mangi :)
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