Quando ho letto del concorso di Peperoni e Patate sui Formaggi Svizzeri e sul cibo da strada, ero indecisa se partecipare o meno.
Poi si trattava di cibo e del senso ludico della gastronomia. Quindi ho pensato che potevo giocare anche io con il formaggio. Senza essere mai stata in Svizzera. Essendo intollerante al lattosio. Chi se ne frega. Basta che assaggio a casa la mia creazione.
E quindi mi sono allambiccata su quello che poteva essere il mio contributo al contest.
Ho chiuso gli occhi e ho pensato alla mia esperienza con il cibo da strada e cosa significasse per me.
Ho stretto forte le meningi per andare il più lontano possibile con la mente. Al ricordo ancestrale, a quello piu' primitivo che la mia mente potesse tirare fuori dal cassetto.
E mi sono ricordata del sole sulla pelle, quello dei primi raggi di aprile, quando la primavera era ancora primavera, e del panino con il Kinder Cereali che la zia preparava a me e mio fratello prima di accompagnarci a fare due passi lungo il fiume.
Non esisteva Chef Rubio. Non si pensava nemmeno che lo streetfood potesse diventare la moda del 2013 eppure le mie manine sapevano di burro e di cioccolato che si scioglieva lentamente.
Poi, crescendo, le mie gambette trotterellavano per Porto San Giorgio tenendo tra le mani un panino con la porchetta appena fatto e ancora grondante di grasso.
Verso i vent'anni la mia lingua si faceva sedurre dalla focaccia genovese mentre la salsedine iniziava a tirare sulla pelle asciugandosi al sole dopo l'ultimo bagno al tramonto.
C'era il cibo.
C'era il tempo da dedicare solo a me.
Ecco, quindi, il mio concetto di Street Food. Quello che ho ribattezzato Street Mood.
E', a mio avviso, quel tempo quasi lussuoso in cui ti puoi permettere di camminare a zonzo o goderti un istante seduta su una panchina. Senza niente da fare. Lo Street Food è l'emblema del Dolce Far Niente.
E con questi pensieri in testa ho creato il mio Cibo da strada, pensando all'ultimo istante simile a quelli appena raccontati.
Il mio ultimo StreetFood era un Croque Monsieur in attesa del traghetto per tornare a casa dalla Corsica. Quella croccantezza tanto sognata era finalmente mia e la sorpresa della besciamella e del gruviera mi ha piacevolmente resa felice. Ogni Croque Monsieur che avrei mangiato mi avrebbe riportato in quella terra che ho imparato ad amare e in cui spero di tornare prima possibile.
Vi lascio quindi alla mia ricetta. Un Croque Monsieur fatto con il sapore più delicato dello Sbrinz che ben si sposa con il sentore affumicato del salmone.
Croque-Monsieur con salmone e Sbrinz
Ingredienti per 4 toast:
8 fette di pane a cassetta
4 fette di salmone affumicato
100 gr di Sbrinz
70 gr di burro
1 cucchiaio di farina 00
200 ml di latte
1/2 cucchiaino di senape di Digione
1 tuorlo
noce moscata, sale e pepe
Sciogli 30 gr di burro e la senape in padella, unisci la farina e falla dorare per qualche minuto. Aggiungi lentamente il latte, la noce moscata e fai addensare la besciamella.
Regola di sale e pepe e lascia raffreddare.
Prepara i panini: una fetta di pane, il salmone, la besciamella, lo sbrinz, l'altra fetta di pane.
Sciogli il burro rimasto in una padella capiente e friggi i toast su entrambe i lati fino a farli ben dorare.
Taglia ogni toast in due e mangia immediatamente.
Con questa ricetta partecipo al Contest SWISS CHEESE PARADE
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